Saggi e cataloghi - Arte e mitologia

Fernanda Facciolli
Segno, colore e mito
Vai ai contenuti
Saggi e cataloghi

2020

2017

2017
2014




2014

2014

2009

1980




Fernanda Facciolli
"Il giardino celeste"
Culti della luna e delle acque a Corfù

L’Autrice, alla ricerca dei miti e delle storie ambientate a Corfù, l’antica Kerkyra, ha esaminato il racconto omerico della permanenza di Odisseo nella terra dei Feaci, la narrazione di Apollonio Rodio del passaggio di Giasone e Medea nella reggia di Alcinoo e Arete, le citazioni di Pausania sul Toro dei Corciresi e sul mito di Mermero, ma anche le testimonianze figurative lasciateci dalle sculture dei numerosi templi antichi corfioti. Senza fermarsi ai puri dati archeologici e mitologici, l’Autrice ha cercato di immedesimarsi nella mente degli antichi Corfioti dell’epoca arcaica e protostorica, per capire il vero significato di queste storie apparentemente umane o eroiche. Con un importante uso dell’etimologia dei loro nomi e dei paralleli tra le loro imprese portentose e le caratteristiche dei corpi celesti, è riuscita ad individuare, sotto le apparenze di re e regine mitologici, la vera natura astrale dei personaggi analizzati. Per far questo, ha dovuto dimenticare completamente le nostre comuni cognizioni basilari sulla natura del cielo e delle stelle e guardare le luci della notte con gli occhi di un Greco primitivo che si chiede a chi appartiene la testa mozzata e piangente della luna e come riescono le “lampade” del cielo a rimanere appese alla volta celeste.
Il testo è corredato da 81 documenti fotografici a colori e 14 tavole fuori testo riproducenti opere contemporanee ispirate ai miti corfioti.

"Il giardino celeste" di Fernanda Facciolli è stato edito nel Febbraio 2020 ed è disponibile in formato cartaceo e in formato Kindle.
Il formato Kindle è illustrato da Emmet con 80 tavole monocromatiche.
Il volume è acquistabile on-line presso Amazon.it.

Fernanda Facciolli
"Medusa's Celestial Kingdom"
Matriarchal Deities of Corcyra in the works of F.Facciolli and Emmet

The book was printed on the occasion of the exhibition "The Medusa, The Sphinx and other Mother Goddesses", held in Corfu at the Old Fortress from 4 August to 10 September 2017, under the patronage of the Greek Ministry of Sport and Culture.
The volume can be purchased from Editions Image, Tenédou 8, 49100 Kèrkyra - Greece, email imagekerkyra@gmail.com.
The volume reproduces the seven mordants on paper by F. Facciolli and the ten mordants on paper by Emmet, painted for the occasion and inspired by the matriarchal divinities of ancient Kérkyra, accompanied by an explanatory essay on their meanings written by Fernanda Facciolli.
Starting from the observation of the pediment of the temple of Artemis found in Corfu and exhibited in its Archaeological Museum, in which stands the figure of a triumphant Gorgon Medusa, embraced by her two sons Pegasus and Crisaore, supported by two heraldic panthers, Facciolli tries to demonstrate than for the inhabitants of ancient Kerkira of the sixth century BC Medusa was still a lunar goddess equal to Artemis and a lady of the starry sky.

The book, published in 2017 by Editions Image of Corfu - Greece, has an English / Greek bilingual text, 111 pages and 17 color reproductions of the works, dim. cm. 24x30.

Fernanda Facciolli
"ΤΟ ΟΥΡΑΝΙΟ ΒΑΣΙΛΕΙΟ ΤΗΣ ΜΕΔΟΥΣΔΣ"
Μητριαρχικές Θεότητες στην Κόρκυρα στα έργα των Φ. Φατσιόλι και 'Εμμετ

Il libro é stato stampato in occasione della mostra "La Medusa, La Sfinge e altre Dee Madri", tenutasi a Corfù alla Fortezza Vecchia dal 4 Agosto al 10 settembre 2017, sotto il patrocinio del Ministero Greco allo Sport e alla Cultura.
Il volume è acquistabile da Editions Image, Tenédou 8, 49100 Kèrkyra - Grecia, email imagekerkyra@gmail.com.
Nel volume sono riprodotti i sette mordenti su carta di F. Facciolli e i dieci mordenti su carta di Emmet, dipinti per l'occasione e ispirati alle divinità matriarcali dell'antica Kérkyra, accompagnati da un saggio esplicativo dei loro significati scritto da Fernanda Facciolli.
Partendo dall'osservazione del frontone del tempio di Artemide ritrovato a Corfù ed esposto nel suo Museo Archeologico, in cui campeggia la figura di una Gorgone Medusa trionfante, abbracciata dai due figli Pegaso e Crisaore, spalleggiata da due pantere araldiche, la Facciolli tenta di dimostrare che per gli abitanti dell'antica Kerkira del VI secolo a.C. la Medusa era ancora una dea lunare pari ad Artemide e una signora del cielo stellato.

Il libro, editato nel 2017 dalla Editions Image di Corfù - Grecia, ha un testo bilingue inglese/greco, 111 pagine e 17 riproduzioni a colori delle opere, dim. cm. 24x30.

Fernanda Facciolli
"Con Pausania sulle tracce di Esiodo"
Quando gli Eroi erano ancora fiumi, i Giganti erano ancora montagne e le Ninfe erano ancora fonti

Alla scoperta delle origini del mito greco in Tebaide, viaggiando attraverso la Beozia e incontrando gli "spiriti" della Natura che hanno evocato negli antichi popoli ellenici il culto e il rispetto per la Madre Terra e i suoi doni.
In un saggio filologico e in trentasei opere pittoriche l’autrice del volume rivela l’originaria essenza dei miti e delle religioni dell’età del Bronzo in Beozia ripercorrendo i luoghi degli antichi santuari e figurandovi riti e cerimonie millenarie.
Studiando l’etimologia dei nomi e associandola a osservazioni “sul campo”, Fernanda Facciolli dimostra che re, principesse ed eroi mitologici erano in realtà elementi della natura: fiumi, fonti, alberi antichi, montagne e luci celesti.
Guidati da “Viaggio in Grecia” di Pausania, l’autrice e il marito Emmet visitano la Tebaide alla ricerca di testimonianze naturalistiche e archeologiche e poi, in veste di pittori, realizzano i quadri (riprodotti nel libro), ispirati alle loro scoperte. Rinascono, così, in una successione di analisi documentate e di forme pittoriche, i miti della città di Tebe. Ne emerge un lavoro di assoluta originalità, dove i soggetti dei quadri illustrano in modo puntuale le tesi contenute nel saggio.
“La ricerca della Facciolli e di Emmet”- come spiega Paolo Leoncini nella presentazione - “riconduce l’uomo all’unità originaria; si tratta di una ricerca composita, ma comunque sostenuta dallo ‘scavo visuale’ e dall’immaginazione, dal risalimento etimologico e dall’indagine allegorica”.

Testo di Fernanda Facciolli.
Opere pittoriche di Fernanda Facciolli e di Emmet.
Formato: 24x28 - Pagine: 152 - Immagini: 126 di cui 52 a colori.
Editore: Marcianum Press - Venezia 2014.

Paolo Leoncini
L’aspetto scientifico  è integrato – cosa davvero unica ed  esemplare – dall’aspetto artistico, dai dipinti interpretativi  delle scoperte  compiute «sul campo»... Non c’è soltanto la ricognizione sperimentale, ma c’è  anche la versione grafico-pittorica della ricognizione stessa. Entrambe si  fondano sul riconoscimento del  fatto che il passaggio dall’«arcaico» al  «classico», come passaggio dal «matriarcale» al «patriarcale», implica  trasformazioni radicali nella concezione delle divinità pagane. Di cui la  «religione olimpica», del periodo classico, modifica ruoli e significati: Zeus,  nel periodo arcaico, era soltanto il marito di Era, Dea Madre Mediterranea;  mentre Atena, altra Dea Madre, viene trasformata, nel periodo classico, in una  vergine, figlia di Zeus; oppure Arianna, dapprima Madre del Cielo e della  Pioggia fecondatrice, viene trasformata in principessa cretese traditrice della  patria, e per questo sedotta e abbandonata da Teseo; Demetra, Dea Terra  (Gh-meter) era sorella maggiore di Zeus, ma è, poi, tenuta ad obbedire alla  volontà del fratello minore. Altre divinità femminili come Medea, Medusa, Circe,  Dionisa (che viene trasformata in Dioniso) sono  depotenziate rispetto ai  significati originari. Nella Prefazione, la Facciolli spiega quale poteva essere  il movente percettivo delle raffigurazioni arcaiche del divino: «Nella   preistoria i pastori e i montanari, nell’ozio della sorveglianza alle loro  capre, avevano modo di osservare a lungo le loro montagne e di riconoscere in  esse le forme di animali o di donne, soprattutto profili di dee addormentate.  Percio’ diedero ad ogni cima un nome diverso a seconda della sua forma e ad ogni  fiume o torrente suo figlio un nome appropriato secondo le sue caratteristiche,  e li considerarono esseri viventi di natura superiore alla nostra, dei o  giganti. Le fonti più dolci e tranquille avevano nomi di donna, i torrentelli   più veloci e saltellanti, nomi maschili. Inoltre i fiumi delle valli, dal  momento che ricevevano nel loro alveo i corsi d’acqua più piccoli, venivano  ritenuti padri dei torrenti affluenti. A volte due corsi d’acqua di pari portata  si congiungevano in un unico letto ed allora i due fiumi, maschio e femmina,  venivano considerati congiunti in matrimonio».
L’elemento–acqua costituisce il fattore originario della  sacralità: «La sacralità di un luogo dipende dalla presenza di una fonte o di un  torrente antichi; allora si ringraziava la Ninfa o qualche divinità delle acque.  Oggi si ringrazia qualche santo cristiano. Quasi sempre un dio pagano è stato  sostituito da un santo con un nome simile: San Demetrio al posto della dea  Demetra, Sant’Atanasio al posto della dea Atena […] Altre volte il santo  cristiano è specializzato nel fare determinate grazie che un tempo erano le  competenze del suo predecessore pagano con un nome dallo stesso significato:  Santa Paraskevì, cioè Santa Venerdì, favorisce, come la dea Venere, i  concepimenti». Si tratta di rilievi che inducono a riflessioni antropologiche:  la religiosità arcaica è una religiosità innervata nella fantasia istintiva  dell’uomo a contatto con la natura, nelle elaborazioni primordiali delle  percezioni, delle emozioni, dei sentimenti. Queste scoperte scientifiche e  queste raffigurazioni artistiche della Facciolli ... richiamano la filosofia di  Vico che considera la zona sensibile-intuitivo-emozionale come la base della  conoscenza; richiamano, d’altro canto, la nozione orientale di karma per quanto  riguarda il tempo del sacro, ovvero il fatto che il sacro si forma attraverso  una dedizione costante nel tempo a forze primigenie come l’acqua e la terra,  elementi fisici primordiali, nei cui confronti l’uomo ha avvertito da sempre una  devozione viscerale, dovuta a sentimenti di sopravvivenza connessi all’acqua e  alla terra.
Il passaggio, nella antichità greca, dall’ «arcaico» al  «classico», dal «matriarcale» al «patriarcale», pone interrogativi sul terreno  della cultura moderna, connotata dal prevalere della razionalità e del potere  rispetto alle istanze umane primordiali. Si potrebbe pensare al Leopardi dello  Zibaldone quando afferma che il progresso ha gradualmente disgregato l’unità  uomo-natura attraverso l’artificio dei concetti scientifici e i processi di  demitizzazione (per cui la natura è diventata «matrigna»).
La ricerca della Facciolli ... riconduce l’uomo all’unità  originaria; si tratta di  una ricerca composita, ma comunque  sostenuta dallo  «scavo visuale» e dall’immaginazione, dal risalimento etimologico e dalla  indagine allegorica; di una ricerca che si pone sul piano degli strumenti  conoscitivi (il libro di Pausania, la perlustrazione «sul campo», la  raffigurazione visiva) sulla lunghezza d’onda di un mondo emarginato dalle  culture occidentali emergenti.
Paradigmatico, sul versante del metodo, è il fatto che si  adotta un procedimento di confronto empirico, sperimentale: ricorrenti sono le  «formule» secondo il mito classico/secondo noi , nel percorso di risalimento  all’ambito sedimentato al di sotto degli occultamenti artificiali e delle  stratificazioni storiche; ovvero al di sotto della «civiltà», che abbrevia i  tempi; e facilita, apparentemente, l’esistere; ma paga un prezzo enorme  all’autenticità antropologica: come oggi, soprattutto, possiamo tragicamente  constatare.
(Presentazione del saggio-catalogo "Con Pausania sulle  tracce di Esiodo", Maggio 2014).

Fernanda Facciolli
"Following Pausanias in search of Hesiod"
When heroes were rivers, giants mountains and nymphs waterspring





Testo di Fernanda Facciolli
Opere pittoriche di Fernanda Facciolli e Emmet
Formato: 24x28 - Pagine: 152 - Immagini: 126 di cui 52 a colori
Editore: Marcianum Press - Venezia 2014

ΦΕΡΝΑΝΤΑ ΦΑΤΣΙΟΛΛΙ
"ΜΕ ΤΟΝ ΠΑΥΣΑΝΙΑ ΣΤΑ ΧΝΑΡΙΑ ΤΟΥ ΗΣΙΟΔΟΥ"
Οταν οι Ηρωες ηταν ακομη ποταμια, οι Γιγαντες ηταν ακομη βουνα και οι Νυμφες ηταν ακομη πηγες




Testo di Fernanda Facciolli
Opere pittoriche di Fernanda Facciolli e Emmet
Formato: 24x28 - Pagine: 152 - Immagini: 126 di cui 52 a colori
Editore: Marcianum Press - Venezia 2014

Fernanda Facciolli
"Facciolli: opere e tematiche 2005-2009"

Catalogo delle opere dal 2005 al 2009, con testo esplicativo scritto dell'artista stessa. Queste le tematiche: "Nel segno del Dictynneion"; "Nel segno dell'Ephedrismòs"; "Nel segno della maternità"; "Nel segno dell'amore"; "Nel segno dell'opus sectile"; "Nel segno del ritratto"; "Nel segno della figura".



Testo e opere di Fernanda Facciolli
Formato: 24x28 - Pagine: 64 - Immagini: 103 a colori
Stampa: Grafiche Veneziane s.r.l. - Venezia 2009

Fernanda Facciolli
"SCOLTA CHE TE CONTO"
Storia di Venezia

"In questo momento (1980, n.d.r.) di ripresa e di rilancio nazionale e internazionale degli interessi per la storia delle realtà locali, l'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Venezia è lieto di presentare un volume come questo, che si rivolge agli studenti del secondo ciclo delle scuole elementari.
 Questo volume, a differenza di tutti gli altri fino ad oggi diffusi, utilizza materiale di carattere storico, artistico, architettonico e sociale, corredato da una cospicua serie di disegni ricavati da un'ampia ricerca iconografica e da rilevamenti dal vivo.
 Il testo e l'immagine risultano essere davvero complementari.
 Si tratta di una sintesi che mette in evidenza i principali momenti e mutamenti storici delle vicende della Repubblica di Venezia.
 E' stata tentata per la prima volta una storia di Venezia, intesa come storia della civiltà, adatta ad un pubblico di 8-11 anni.
 Il testo si presenta chiaro e lineare, il bambino potrà apprendere e prendere coscienza della storia della sua città e quindi, trovandosi stimolato, divenire soggetto della realtà quotidiana.
 E' auspicabile che nei prossimi programmi si riesca a portare a termine quell'ampio progetto dell'Assessorato che tende a collegare in maniera sistematica la scuola alle dinamiche nel territorio attraverso la conoscenza delle attività economiche, culturali e dei processi storici.
 In questa prospettiva il presente volume offre già un'indicazione di lavoro interessante ed originale, che crediamo meriti di essere seguita da iniziative analoghe.
 L'Assessorato si augura di poter ricevere interventi e suggerimenti da parte degli insegnanti e degli operatori culturali, affinché il lavoro futuro possa sempre più essere il frutto di una domanda sociale qualificata e responsabile.
-Nereo Laroni".

Testo di Fernanda Facciolli
Presentazione di Nereo Laroni
Illustrazioni di Guido Gazerro e Fabio Visintin
Formato: 21x30 - Pagine: 152 - Illustrazioni: 72 in b/n
Editore: Filippi - Venezia 1980
Torna ai contenuti